Marocco: Souiri-Essaouira a cura di Sandra Fabbri Monfardini

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4 Lug 2011

Souiri-Essaouira a cura di Sandra Fabbri Monfardini

Souiri, pronunciato come se avesse davati una doppia s, è il nome arabo di Essaouira.

Ssouiri, Ssouiri… un soffio di vento per la città degli Alisei. La mattina presto, dopo il passaggio del Festival Gnawa, quando Souiri riprende il suo aspetto, sembrava che il tempo fosse tornato indietro: nell’Isquitlal, la strada principale, scandita da 4 porte, solo pedoni, carretti, rarissime biciclette, negozi e negozianti che si svegliavano in quel momento, in una luce dorata e soffusa che trasformava la via in una foto primo novecento. I rumori di fondo, solo il sibilo del vento, lo scalpiccio dei passi, rare voci.

Ho pensato di essermi svegliata nello stesso giorno di un tempo assai anteriore al nostro. E su tutto questo, anche fuori le mura della città, anche dove regnava un minimo di movimento in più, una sensazione di pace e tranquillità, di serenità, una di quelle sensazioni  palpabili a livello inconscio, che ti mettono in pace col mondo. Ho lasciato con nostalgia questa città, una di quelle che preferirei per viverci, con la sensazione di lasciare lì una parte di me, quella che, in questo Festival Gnawa, ha vissuto emozioni tanto forti quanto totalmente inattese, ha ascoltato la musica che batte come un cuore, ha conosciuto persone che non sapeva neanche che esistessero, e che si sono stampate dentro in maniera indimenticabile ed eterna.

Alcune notizie pratiche

Essaouira è città del vento, e quindi la temperatura media è molto più bassa di Marrakech, città, da cui si arriva, in genere, tramite trasporti con autobus “Supratour”. Ai viaggiatori che arrivano in aereo a Marrakech si consiglia di andare quanto prima, nei giorni del festival gnawa, a prenotare il passaggio bus al terminal Supratour: prenotazione e biglietto si fanno assieme e costano 70 dirham a tratta , equivalente a circa 6,3 Euro ( per 145 km!!).

Dove alloggiare? Io consiglio un riad nella Medina, che è la parte antica della città, ma ci sono anche alberghi di lusso ( tipo il Sofitel Medina, che però è sul lungo mare, o Ocean Vagabond, sempre stessa zona). Sconsiglio invece il quartiere Dune, troppo lontano dal centro. Il riad dove sono andata si chiama Chakir Mogador, è in una stradina secondaria dell’Istiqlal, la via principale. Prezzo 50 euro a notte per due persone in una mini suite ( 4 posti letto), ma si può spendere meno.

La colazione è compresa ed è più che abbondante e buona.

Per mangiare, in genere non vi sono problemi. A chi piace il pesce non vi è che l’imbarazzo della scelta, e, se si evitano accuratamente i ristoranti sui bastioni ( ma ci sono tremila ristoranti, molti anche solo vegetariani, soprattutto nella Mellah nuova) si spende pochissimo. I panini costano 25 dirham ( circa 2 euro) e comprendono un panino fresco ripieno di merguez ( salsiccette non di maiale) e verdura, una porzione di riso condito e una bevanda analcolica ( lì di alcool non ne gira), il tutto servito al tavolo. Come da noi, vero?

Consiglio anche un ristorante di livello molto buono, sul porto peschereccio “Chez Sam”: ci son passati tutti gli ospiti illustri di Essaouira, ma noi, per due antipasti di pesce enormi, il vino (caro, per loro) e un fritto di mare che ancora sapeva di acqua salata, sufficiente per tre persone, abbiamo speso 440 dirham, equivalenti all’incirca a 40 euro, in due!!! E abbiamo folleggiato, tanto per rendere l’idea. La spesa media per due persone, mangiando bene, è di circa 9-10 euro a testa.

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