Uno dei borghi piu’ belli d’Italia: Il Ricetto Candelo (BI) a cura di Federica Giuliani

ADMIN
11 Lug 2011

 

 

C’era un volta, nel lontano Medioevo italiano tra il XIII e XIV secolo, un borgo costruito dalla comunità di Candelo (BI) allo scopo di difendere i beni della comunità come vino e granaglie.

Il Ricetto, dal latino “receptum”, non è il castello di un nobile ma una struttura fortificata realizzata con materiali poveri: ciottoli di fiume tondeggianti posti a lisca di pesce sulla cinta muraria e alternati a mattoni sugli edifici. Il Borgo ha un’ unica entrata in corrispondenza della torre anteriore, una volta provvista di ponte levatoio. Una gradevole passeggiata all’interno lungo le rue, così venivano chiamate le strade che lo attraversano, vi porterà ad ammirare le numerose cellule, per la maggior parte private, che ospitano botteghe artigiane, locande, atelier di artisti ma anche musei.

E’ considerato uno dei più bei Borghi d’Italia e, certamente, il meglio conservato; durante tutto l’anno il Borgo è animato da spettacoli, mostre ed eventi.

Non mancano numerose bancarelle che propongono prodotti tipici del territorio e, in particolare, vengo colpita da una signora con un banco ricco di piante selvatiche (tutte con radice e da trapiantare) che, dice, anticamente le nonne utilizzavano per risolvere ogni genere di disturbo: cattiva digestione, mal di testa, dolori articolari…

Degno di nota è anche il fatto che il Ricetto è situato in una zona, quella del Biellese, famosa per i suoi vini pregiati come l’Erbaluce di Caluso e i piatti tipici. Assai diffuso è il “salam’d l’ula”, cioè salame conservato sotto grasso ed ogni Valle produce formaggi autoctoni freschi: “tumin”, che quando vengono mescolati con aglio e peperoncino diventano “sancarlin”, mentre quando vengono insaporiti con olio, aceto e spezie, prendono il nome di “frachèt”; se lasciati marinare in olio con la paprica si chiamano “tumin eletric”.

In definitiva è un luogo facilmente raggiungibile in giornata per i piemontesi mentre, chi arriva da più lontano, può godersi in zona un piacevole week end.

Le rue fatte di sassi colorati su cui, certo, non è agevole camminare rimandano però a tempi antichi come la bottega del liutaio, da cui proviene una soave melodia che mi fa immaginare, girando l’angolo, di trovare una bella contadina con l’abito dalle maniche a sbuffo.

Pranzare squisitamente in una stanza in pietra con il tavolino sistemato sotto la trave di un antico torchio è ciò che fa di questa una giornata perfetta, malgrado la pioggia.

 

Articoli molto simili

Lascia la tua opinione

Login with Facebook: