Orissa (India) a cura di Maria Grazia Conti

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4 Apr 2012

Tutti abbiamo una geografia disegnata dai nostri sentimenti e inizio a pensare che la mia geografia forse riguardi l’India.

Orissa

 

E’ una grande nazione, con tante regioni da visitare e questa volta ho visitato l’Orissa regione centrale posta sul golfo del Bengala.  L’ultima volta che sono stata in India è stato nel 2004 e ora mi ritrovo qui più o meno con lo stesso gruppo e tutti con la stessa voglia di ritornare in questo magnifico paese.

Ho tardato un po’ a scrivere di questo viaggio, per via dei nostri connazionali rapiti proprio nello stesso posto dove sono stata. A me non è sembrato pericoloso, certo’ si sa’ della situazione dei Maoisti, li era anche periodo delle elezioni e sappiamo che Sonia Gandhi è italiana, sicuramente i due sequestrati si sono addentrati un po’ troppo nei villaggi, noi eravamo accompagnati da guide locali e tutto sommato non siamo mai stati invadenti e scortesi, non abbiamo avuto mai problemi, anzi con noi sono stati sempre tutti disponibili anche a farsi fotografare, tranne qualche donna nei villaggi tribali. Addirittura siamo stati ospiti pur per breve tempo ad un rinfresco di un matrimonio.

Il viaggio è iniziato da Kolcata (ex Calcutta), una città particolare, sinceramente non ho visto molto ma quello che ho visto e’ bastato….pensate che alcune donne dopo aver fatto il bucato nel golfo antistante la città, stendono i propri panni sui binari del treno. Alla mia domanda se i binari fossero in disuso, la risposta è stata: no, tanto il treno non passa dalle dodici alle quindici… insomma il tempo di asciugare… incredibile!india

Siamo stati anche a visitare uno dei tanti centri di Madre Teresa di Calcutta, quello dove e’ situata la sua tomba. Sono rimasta un po’ male, entrando pensavo di trovare malati, poveri e invece niente di tutto questo, ma forse perché li è più che altro centro di preghiera, mah a volte penso che mi faccia troppe domande, me ne dovrei fare di meno forse? Infine c’era una teca piena di biglietti di preghiera… quel giorno se n’è aggiunto un altro…

Proseguiamo il nostro viaggio verso la capitale dell’Orissa, Bhubaneshwar, ci siamo spostati in aereo anche perché le strade in determinati tratti non sono percorribili, per il resto ci spostiamo con un pulmino e una jeep, Iniziamo con le visite ai templi dedicati al Dio Shiva  e ad alcune grotte ricche di sculture risalenti al I  secolo a.C., il nostro viaggio prosegue per Puri che insieme a Dwarka, Badrinath e Rameswaram e’ uno dei 4 luoghi di pellegrinaggio piu’ sacri del paese, per gli Hindu. I templi in questa regione sono in pietra originale, risalenti circa al XII secolo, mentre al sud nel Kerala erano tutti stuccati e colorati, la differenza dipende dal periodo in cui sono stati costruiti. La guida molto preparata, ci spiegava che soprattutto il tempio di Konarak doveva rappresentare il carro del Dio del Sole, infatti, alla base del tempio si trovano più di venti gigantesche ruote e sette cavalli. Le statue del Dio ricevono la luce del sole all’alba, a mezzogiorno e al tramonto. Qui ho notato l’attinenza delle culture che pur a distanza di migliaia di chilometri si assomigliano molto,  infatti anche il tempio di Abu Simbel in Egitto e la piramide a Chichén Itza nello Yucatan Mexico, sono stati costruiti con lo stesso criterio. In più i templi si vanno ad alzare tutti verso il cielo come le piramidi. Quindi in ogni parte del mondo tutti avevano lo stesso scopo, cioè quello di raggiungere  l’infinito.

Nei templi induisti sono scolpite statue delle divinità più conosciute Ganesh dio della fertilità e buon auspicio, Shiva dea della distruzione e allo stesso tempo rinascita, danzatrici e uomini e donne in posizioni sessuali particolari: Kamasutra. E non mi metto certo a spiegare… certo che erano avanti con i tempi, loro nel 1200 hanno costruito templi con queste sculture, noi in Europa invece eravamo nel Medioevo e con la Santa Inquisizione…

Ci dirigiamo finalmente verso i villaggi delle tribù scopo del nostro viaggio, è dal 2004 che sento parlare dell’oRissa e dei suoi usi e costumi, la curiosità e’ tanta.

Ogni giorno della settimana in ogni villaggio c’e’ un mercato e qui le donne che scendono dai villaggi sulla montagna, portano la loro mercanzia al mercato. Alcune di loro sono sorridenti e si fanno fotografare, altre hanno dei sassi in mano e sono pronte a gettarle contro chi cerca di fotografarle. Sono piene di collane di perline, portano grossi cerchi d’argento sul collo e hanno tantissimi orecchini al naso e sulle orecchie…  naturalmente riusciamo di nascosto a fare delle foto, quelle di loro che portano i grossi cerchi al collo mi ricordano le donne giraffa della Birmania… Quante foto che ho fatto, il bello della digitale e’ che ne fai quante ne vuoi,. Le donne che abbiamo incontrato nei villaggi, non sono belle come al nord, però il fatto di indossare centinaia di collane di perline sia sul corpo che in testa e questi grossi anelli di argento sul collo..Be’ inutile dire che sono stupende!!!

India

A Puri entriamo in un piccolo tempio e dalla terrazza godiamo del panorama : gente che si sta’ muovendo verso il tempio più grande, mucche che tranquillamente circolano nel traffico, venditori di tutto e di più …scendiamo e anche noi ci uniamo alla folla, qualcuno mi dice di stare  attenta a dove metto i  piedi…c’e’ di tutto per terra, che strano non mi faccio nessun problema, forse perché sto’ in un paese dove  so’ di trovare determinate situazioni, tipo mucche che girano tranquillamente e fanno i loro bisogni. Sono sincera, mi fa’ più schifo a volte camminare nel nostro paese, sui nostri marciapiedi dove i cani lasciano i loro bisogni, ma la colpa non è di loro,  è dei loro padroni che non puliscono e poi quando vanno all’estero, si meravigliano che nelle altre capitali europee sia tutto più pulito  … è la nostra mentalità che deve cambiare, è inutile dire che stiamo perdendo la nostra dignità, e il  rispetto verso gli altri ma soprattutto verso noi stessi!!

In India, sono molto rispettosi. salutano sempre… Namaste’…e’ il loro saluto a mani giunte.

I giorni proseguono con le visite ai vari mercati, in uno di questi vendevano più che altro bracciali,  coloratissimi e in vetro, Le donne ne comprano tantissimi  perché indossarli tanti, e’ sinonimo di bellezza, anche noi naturalmente non ci siamo fatti scappare l’acquisto.  Una cosa bella di questo viaggio, almeno per me, ma penso un po’  per tutti e’ che non c’e’ stata mai occasione di usare la carta di credito…nei mercati mica hanno il pos….ah ah..

Un altro mercato pieno di colore e’ stato quello del bestiame: migliaia di mucche, capre, pecore  in vendita e i loro padroni che si volevano far fotografare insieme a loro.

Durante il viaggio  abbiamo alloggiato in alberghi tutti molto belli ed accoglienti, qualcuno anche a cinque stelle, l’India e’ cosi passi da un eccesso all’altro, uscendo da questi alberghi meravigliosi ti ritrovi a camminare su strade con fogne a cielo aperto, schivata dai tuc tuc (piccoli taxi) e da lambrette guidate dal papà , con moglie e minimo due figli al seguito uno davanti e l’altro dietro , insomma in quattro su una lambretta   naturalmente Piaggio come i tuc tuc.

Una sera io e altri due amici abbiamo provato ad attraversare una strada, mamma mia mi sembrava di stare in un film comico tipo  quelli di Buster Keaton,con le macchine che ci venivano addosso e, noi al centro fermo e immobili, finche’ un poliziotto ci ha fatto attraversare, avrà pensato …ma questi dove vanno?

Il mangiare e’ sempre molto speziato, cumino in particolare è usato dovunque, gli odori e non solo quelli di cucina in India sono molto forti, …e’ capitato anche questa volta di assistere ad una cremazione.

A differenza dell’Africa che amo tantissimo ma che trovo  malinconica e struggente per via dei tanti  problemi che hanno…. con l”acqua,con l’aids, con le guerre continue..ma allo stesso tempo con  tramonti che ti emozionano sino a farti piangere per quanto sono belli, l’India invece ti attira per quanto e’ viva, colorata, sorridente. Certo anche loro sono poveri, sporchi, ma sono profondamente dignitosi , amano e sono riamati.

La guida ci diceva che tutti i mesi si tengono delle feste e una delle’piu’ importante e’ quella dei colori che, si tiene a metà marzo.

Ho deciso di ritornare, non so’ quando ma e’ una promessa che faccio a me stessa..alla fine l’india mi accoglierà di nuovo, con le sue tante sfaccettature e i suoi mille colori!!

 

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